Intervista a Buzzi: FdI catalizzatore di un centrodestra unito. Nessuna ruggine dopo l’era Arena.

Luigi Maria Buzzi, riconfermato coordinatore comunale di Fratelli d’Italia. Si sofferma sul futuro elettorale nel capoluogo: “Le alleanze a livello nazionale, europeo e regionali sono replicabili anche a Viterbo”

Dobbiamo coniugare il risultato delle europee al futuro politico della città di Viterbo”. Luigi Maria Buzzi, riconfermato coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, nell’intervista a ViterboToday sulle prossime mosse del partito nel capoluogo. L’intenzione è quella di ricreare una forte alleanza di centrodestra “rimettendo insieme tutti i vari pezzi e riformare per essere uniti a presentarsi a tutti i prossimi appuntamenti elettorali”. Nonostante l’ultima esperienza di allenza nell’amministrazione Arena non sia finita bene, la ruggine, secondo Buzzi, è stata sciolta dal tempo: “Il tempo in politica non scorre come nella vita normale e ciò che è successo due anni fa è come se fosse successo secoli fa”.

Prima volta che Fratelli d’Italia elegge il coordinatore comunale, cosa significa per lei l’incarico?

“Precedentemente ero commissario perché la nomina era regionale, poi il partito ha aperto alle votazioni nei circoli. Ha una forte valenza per me, soprattutto perché sono stato eletto per acclamazione. Portare avanti questo ruolo a me ha fatto veramente piacere, ed essere riproposto ammetto che rappresenta un onere e un grande onore. Gli oneri sono tanti perché il coordinamento di un comune capoluogo apre un po’ la pista agli altri coordinamenti della provincia. Ed è sicuramente di impatto sull’amministrazione del comune capoluogo e quindi con una ripercussione su tutta la provincia di Viterbo”.

A proposito di oneri, si sente un po’ la pressione di gestire la sezione di un comune in cui Fratelli d’Italia ha ricevuto tantissimi consensi alle ultime elezioni europee?

“Il risultato delle ultime elezioni europee è stato strepitoso, quindi c’è un po’ di responsabilità in più perché bisogna coniugare questo risultato al futuro politico della città. È proprio questo non è un ruolo che si può prendere a cuor leggero. Rappresentiamo un partito che adesso è la maggior forza di governo. Ha superato il 30% negli ultimi dati sulle intenzioni di voto, ma è anche il maggior partito presente a Viterbo. Significa che l’onere è innanzitutto quello di mantenere alta l’attenzione verso i cittadini, ma anche di rimanere catalizzatore di tutto il centrodestra, coinvolgendo ovviamente gli altri partiti”.

Catalizzatori di un centrodestra che però a Viterbo sembra essere molto unito…

“La presenza degli altri partiti del centrodestra, anche con messaggi inviati, è stata un grande segnale, cioè avere Forza Italia, Lega e comunicazioni dalla lista Rocca e Udc sono segnali importanti. Io credo che quello che avviene a livello nazionale e europeo, piuttosto che in Regione, è replicabile anche a Viterbo, non vedo grossi problemi. Dovrebbe essere così, dovrebbe essere naturale che tutto avvenga nell’alveo del centrodestra. Quindi se ci sono delle situazioni che attualmente non sono in questa ottica il compito di Fratelli d’Italia è proprio quello di iniziare un percorso con un tavolo, per rimettere insieme tutti i vari pezzi e riformare, laddove non ci sia già la volontà, per essere uniti a presentarsi a tutti i prossimi appuntamenti elettorali”.

Quindi sono iniziati i colloqui con gli altri partiti? C’è ancora un po’ di ruggine per la fine dell’amministrazione Arena?

“Io ruggine non la vedo. Ho imparato che il tempo in politica non scorre come nella vita normale e ciò che è successo due anni fa è come se fosse successo secoli fa. Quindi io non credo che ci sia questa ruggine assolutamente, perlomeno non da parte di Fratelli d’Italia. Se lavoriamo per portare a casa dei risultati, un centrodestra forte e unito darà vita ad un grande governo cittadino”.

Ad oggi chi individuate come competitor per le prossime elezioni?

“Innanzitutto bisognerà capire cosa avverrà da qui a due anni e mezzo. Perché potrebbe essere non solo l’attuale amministrazione ma una coalizione che si forma con l’attuale sindaco e anche con il centrosinistra. Sicuramente i competitor ce li troveremo, li affronteremo nel modo più adeguato. Chi non starà nell’alleanza di centrodestra sarà un nostro rivale”.

Un alleanza di centrodestra avrebbe bisogno anche di un nome condiviso come candidato a sindaco…

“E’ ancora troppo presto, insomma, credo che sia al momento giusto lavorare per creare una forte alternativa. Del resto ce lo chiedono in primis i cittadini che si accorgono di aver fatto un errore enorme sulla scelta delle ultime elezioni, dettata, forse, sull’onda del sensazionalismo e della bacchetta magica che qualcuno pensava di avere. E quindi no, adesso non è il caso di pensare a trovare la quadra su un nome. Prima organizzare il fronte e poi si parlerà anche di quello”.

Al Comune di Viterbo stanno giungendo tanti fondi regionali e statali, da enti a trazione Fratelli d’Italia. Soldi che però spende l’amministrazione in carica, come vivete questa situazione?

“Siamo più sereni che mai. Io credo che un buon amministratore non possa pensare di poter far incassare dei risultati al proprio territorio, solo perché c’è un governo che è uguale e dello stesso colore rispetto a chi eroga fondi o progettazioni. Credo che sarebbe una visione limitata, riduttiva e penalizzante. Già la città è alle prese con un’amministrazione incapace, figuriamoci se dovessero essere penalizzati dal fatto che non arrivino sul territorio fondi e risorse. Io credo che siamo la dimostrazione di quello che può fare un buon governo, attivandosi sul territorio, a prescindere da chi lo governa. Quello che stanno facendo per la Tuscia Mauro Rotelli, Daniele Sabatini, Antonella Sberna e Giulio Zelli è encomiabile”.

Riguardo la vostra opposizione all’amministrazione Frontini, dove vorreste intervenire e in cosa ritenete si stiano compiendo errori?

“L’amministrazione Frontini ha fatto il peggior danno nel disilludere i cittadini rispetto a un programma che prometteva mari e monti e che in realtà è risultato irrealizzato, nonostante una grande eredità dai passati amministratori. Dobbiamo appropriarci di alcuni temi e portarli avanti in modo serio, come lo sviluppo del centro storico. I commercianti hanno dimostrato più e più volte di come si sia arrivati ad una situazione di non ritorno. Ecco noi proponiamo uno sviluppo culturale e turistico perché Viterbo non è appetibile, oggi è un bellissimo involucro di una scatola con pochi contenuti. Viterbo non si rilancia facendo il camminamento intorno alle mura. No, Viterbo non ha bisogno solo di questo, ma anche di questo. Ha bisogno di avere una visione nuova, di essere immaginata sotto un aspetto nuovo. Creare proprio un sogno, un mito. Ecco queste cose non ci sono Viterbo, rimane chiusa, no E lei che aveva cercato di fare questo che aveva bidonato tutti rispetto a questo a questa. Noi vogliamo riportare Viterbo su un altro piano”.

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