
Il consigliere Gianluca Grancini (FdI) dopo che la Libertas sarebbe stata presente al tavolo convocato dall’assessore Emanuele Aronne per la gestione e programmazione delle attività sportive a Viterbo: “Chiarisca i criteri usati per la selezione”.
Diverse società sportive di rilievo non sono state invitate agli incontri organizzati dal Comune di Viterbo per discutere delle politiche sportive cittadine”. Lo afferma il consigliere comunale di FdI Gianluca Grancini, che mette nel mirino soprattutto Emanuele Aronne, in quanto assessore allo Sport.
“Questo – sospiete Grancini – solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla capacità di coinvolgimento del tessuto associativo nei processi decisionali adottati dall’assessorato. La presenza di rappresentanti del Coni e di enti come la Libertas, sebbene significativa, non può sostituire il contributo diretto delle singole associazioni sportive che operano quotidianamente sul territorio e conoscono le esigenze specifiche della comunità sportiva viterbese. Un dialogo aperto e inclusivo con tutte le componenti del mondo sportivo locale è essenziale per promuovere iniziative efficaci e condivise”.
Grancini chiede ad Aronne di chiarire “i criteri utilizzati per selezionare le associazioni invitate a tali incontri” e di spiegare “le ragioni dell’esclusione di realtà sportive attive e riconosciute nella nostra città”. Ma non solo. Secondo il consigliere comunale di FdI, l’assessore deve chiarire “anche gli eventuali rapporti di parentela che dovessero intercorrere con i rappresentanti della Libertas. Nel caso essi non fossero un mero caso di omonimia, il metodo adottato sarebbe oltremodo singolare, essendo viziato da un potenziale conflitto d’interesse che andrebbe immediatamente sanato”.
Grancini conclude: “Invito l’assessore a chiarire nel merito e a rivedere le modalità di coinvolgimento delle associazioni sportive, garantendo una partecipazione equa e rappresentativa, affinché le decisioni prese rispecchino realmente le necessità e le aspettative di tutta la comunità sportiva di Viterbo. Solo attraverso una collaborazione trasparente e inclusiva potremo valorizzare al meglio il patrimonio sportivo della nostra città e offrire opportunità adeguate a tutti gli appassionati e praticanti”.